AutoTrasporto24

Normative e Documenti utili per autotrasportatori

Dicembre 2012 è stato caratterizzato dalla rata dell’IMU, il 1 gennaio 2013 lo ricordiamo per l’aumento della sanzioni alla circolazione stradale del 5,4%, ma questo era scontato perché imposto dal Codice della Strada del 1992, ma se non bastasse e senza colpo ferire sono arrivate gli adeguamenti delle tariffe autostradali.
Come sottolineato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministro dell’Economia e Finanze, questi adeguamenti sono concessi in applicazione alle normative in vigore e servono ad assicurare l’effettiva realizzazione degli investimenti posti a carico di ciascuna società concessionaria e a garantire il mantenimento della rete autostradale in condizioni di efficienza e di sicurezza per gli utenti. I nuovi aumenti dei pedaggi autostradali in Italia, hanno subito una variazione media verso l’alto del 2,91% e ciò significa che da qualche parte il rialzo è stato maggiore, ma anche che su qualche autostrada nulla è cambiato.
In particolare, infatti, sono stati quattro i tratti in concessione sui quali non è scattato l’aumento e sono Brescia-Verona-Vicenza-Padova, SATAP A4 e SATAP A21 e SAT, mentre in altri casi (Autostrade per l’Italia, ATIVA e Milano – Serravalle), il ministero ha autorizzato incrementi inferiori a quelli richiesti. Questa la motivazione ufficiale del Ministero: "Tale decisione è stata assunta in via cautelativa, nell’attesa del perfezionamento delle procedure relative ai rispettivi piani economico-finanziari, attualmente in corso di definizione".
I nuovi aumenti dei pedaggi autostradali 2013 possono essere così riassunti:
  • Asti Cuneo S.p.a. +7,20%
  • ATIVA – Autostrada Torino – Ivrea – Valle D’Aosta S.p.A. +0,82%
  • Autocamionale della Cisa S.p.A. +7,39%
  • Autostrada dei Fiori S.p.A. +3,70%
  • Autostrada del Brennero S.p.A. +1,21%
  • Autostrade Centropadane S.p.A. +5,66%
  • Autostrade per l’Italia S.p.a. +3,47%
  • Autovie Venete S.p.A. +12,63%
  • CAV S.p.A. – Passante Mestre +13,55%
  • CAV S.p.A.- Tratte autostradali A4  +13,19%
  • Consorzio Autostrade Siciliane +0,00%
  • Milano Serravalle Milano Tangenziali S.p.A. +1,16%
  • RAV – Raccordo Autostradale Valle D’Aosta S.p.A. +14,44%
  • SALT – Autostrada Ligure – Toscana S.p.A. +3,93
  • SAV – Autostrade Valdostane S.p.A. +11,55%
  • SITAF – barriera di Avigliana +6,65%
  • SITAF – barriera di Bruere +4,90%
  • SITAF – barriera di Salbertrand  +6,15%
  • Strada Dei Parchi S.p.a. +7,56%
  • Tangenziale Napoli S.p.A. +3,59%
  • Torino-Savona S.p.A. -> +2,24%
Chi è partito prima del 1 gennaio non ha trovato le note sorprese, però al ritorno ha scoperto, ai caselli autostradali, l’aumento del pedaggio del 2,91%, circa, con picchi del 14% in Valle D'Aosta e del 13% nel Veneto. Leggendo "Il Sole 24 Ore", si apprende che l'incremento per il corrente anno 2013 sarà ancora più consistente rispetto a quanto applicato nel 2011 (+3,3%) e 2012 (+3,1%).
L’Aiscat (associazione italiana delle società concessionarie autostrade e trafori) minaccia ricorso contro il Ministero delle Infrastrutture per le tratte in cui l’aumento del pedaggio è stato negato. La stessa società parla di una presa di posizione inspiegabile da parte dell’esecutivo che in questo modo mette a rischio gli investimenti. La motivazione ufficiale del Ministero è quella di una misura presa: "in via cautelativa, nell’attesa del perfezionamento delle procedure relative ai rispettivi piani economico-finanziari, attualmente in corso di definizione".
Contro aumenti autostradali, si è espressa l’Unatras che si dichiara contraria agli aumenti dei pedaggi autostradali concessi dal Governo ad alcune società di gestione autostradale, perché complicano la situazione economica della categoria dell’autotrasporto merci. Da parte loro, i gestori delle autostrade annunciano ricorsi contro alcuni mancati incrementi tariffari.
L'unione ricorda che l'intero settore del trasporto stradale sta subendo continui aumenti dei costi d'esercizio, primo tra tutti quello del gasolio: "Dover iniziare il nuovo anno anche considerando l'incremento dei pedaggi autostradali è certamente un fatto che preoccupa tutto il settore", afferma Unatras. Inoltre, l'unione sostiene che "L'attuale livello dei servizi sulla rete autostradale italiana non giustifica tali aumenti, ragion per cui auspichiamo che il Governo freni questa continua deriva dell'incremento dei costi a carico dell'autotrasporto". La cosa certa è che i pendolari delle autostrade, di qualsiasi ceto sociale, che per necessità devono quotidianamente utilizzare questa rete viaria per lavoro, subiscono l’ennesimo aumento in un momento economico ancora in piena crisi.

Comandante P.L. Montagnana

 
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